Ebbene sì, suppostari DOC, questa dovrebbe essere l'ultima supposta dedicata al nuovo mercato del manga, un mercato che, per la salvezza di questo linguaggio che amiamo così tanto e che molte volte è in grado di salvarci addirittura la vita, mi auguro che accada al più presto.

Non è una visione facile, quella che vi propongo, e l'avete già visto con la supposta precedente, la numero 3 della serie, ma è una visione che prevede degli sforzi, delle frizioni, da parte di un sacco di gente, prevede che in qualche modo noi siamo in grado di farci forza l'un l'altro per portare avanti qualcosa che non è così spontaneo fare.

Non è spontaneo, non è immediato come scrollare un feed di instagram, ma proprio per questo ci donerà una soddisfazione molto maggiore. Qualcuno ha detto, ed è la pura verità, che la misura di quanto una cosa vale nella nostra vita è la fatica che abbiamo fatto per raggiungerla. E io lo so, lo posso vedere da qui, che non ne potete più nemmeno voi di essere schiavi dello scroll e volete qualcosa di più.

Quindi rilassiamo insieme le chiappe, perchè la supposta di oggi è dedicatra a tutti quelli che vogliono diventare lettori manga illuminati. Con questa ottica, ascoltiamo meditando la nostra sigla.

La supposta 60

Raga, prima di tutto, grazie. Questa è la supposta numero 60, quindi non stiamo parlando di "qualche" puntata di podcast. Stiamo parlando di un anno e passa di supposte settimanali, di contenuti che sono scaturiti quasi spontaneamente dalla mia testa e dai miei ragionamenti di una vita, ma che si sono poi evoluti. Tutto quello di cui parlo qui, nelle supposte da voi tutti assunte con devozione, è qualcosa a cui voi stessi mi avete spinto a pensare. Ti credo, dopo un po' di episodi, se non mi facevo (e mi facevate) domande, il podcast sarebbe morto! Invece continuiamo a farci delle domande e cercare risposte, continuiamo ad analizzare un mercato che dovrebbe cambiare e invece rimane sempre lo stesso ormai da cinquant'anni e passa. Beh, siamo qui quest'oggi per provare a dire: basta. Anzi già la scorsa volta abbiamo detto basta ai costi marginali, basta all'iperproduzione che ci porta ad avere 260 titoli manga in uscita ogni mese.

Ma il discorso l'altra volta è rimasto su delle strade (piuttosto concrete, siamo d'accordo, ma) rivolte a chi i manga li produce. Questa volta invece voglio darvi degli scenari possibili per voi compratori, lettori illuminati ma anche collezionisti, quelle figure con cui non sono in disaccordo perchè completamente comprensibili ai miei occhi e spero anche ai vostri ormai, di cui abbiamo parlato in parecchie supposte, di cui una fondamentale per capire il fenomeno, che vi lascio qui sopra. Chi è il collezionista manga 🟢 . Quelli di oggi saranno proprio possibilità concrete di cambiare le nostre abitudini di comprare manga, ma anche di mantenere le cose che per noi sono importanti. Per esempio, nonostante io consideri la maggior parte dei rivenditori, ovvero le fumetterie, come completamente irrilevanti, perchè ridotte a centri di vendita delle cose che vanno, e stop, so che per molti di voi la fumetteria è ancora un luogo sicuro, concreto, fisico in cui andare a controllare le nuove uscite e farsi un'idea di persona di ciò che esce in quel determinato mese. Per cui tenterò di tenerle in considerazione, come abitudine importante di acquisto di alcuni di voi. Ma tenete presente che saranno necessari dei cambiamenti, se si vuole salvare il salvabile, non potrete mantenere tutte quante le cose che vi fanno sentire al sicuro. Ricordate? Il motivo per cui tutti noi non vogliamo cambiare una volta che abbiamo sentito, provato emotivamente, che una cosa ci piace e ci dà felicità, è semplicemente la modalità di paura. E se cambio e poi va male? Ma non è che non ci siano alternative migliori. Nah, c'è sempre un'alternativa migliore di whatsapp! Eppure tutti usiamo whatsapp e col cazzo che ci viene persino in mente di cambiare. Anche se i nostri amici ci suggeriscono telegram, discord e chi più ne ha più ne metta, noi non cambieremo MAI sistema di messaggeria. Perchè quello è quello che ha sempre funzionato! Lo usano tutti, quindi è il migliore! Che motivo avremmo di cambiare il noto per l'ignoto?

Sono d'accordo, e molte volte ho fatto proprio la stessa cosa, che motivo ho di cambiare biscotti se le gocciole funzionano così bene sul mio cervello, rendendolo così ripieno di dopamina? Ma se è probabile che le gocciole rimarranno sempre nella mia vita come confort food (ed è altrettanto probabile che mi provocheranno il diabete o mi ottureranno le arterie), ho invece cambiato molto spesso abitudini per quanto riguarda l'intrattenimento, perchè le cose vanno e vengono, perchè Netflix oggi c'è e domani mica si sa se c'è ancora, considerando l'andazzo! E anche perchè, per quanto riguarda il manga, mi interessa molto di più delle gocciole! Lo voglio studiare, lo voglio capire. E sono sempre aperto a considerare strade nuove, ve l'ho già detto che il "visto e rivisto" mi annoia, e se ancora non annoia voi, leggere shonen visti e rivisti, non preoccupatevi: quel momento arriverà presto, ve lo posso assicurare.

E quindi prepariamoci a quel fatidico momento, con questa supposta urticante che vi spingerà a cambiare. E credetemi, quando lo farete sentirete nascere dentro di voi un altro voi stessi. Vi sentirete di più, vi sentirete elevare oltre la vostra condizione di macachi che badano solo ai propri interessi e a poco altro, come la società ormai ci ha insegnato benissimo a fare, che badano solo (quindi) a quello che possiedono, non a quello che fanno e quello che sono e a quello che danno. Con queste supposte, io l'ho provata sulla mia pelle la sensazione di fare qualcosa (cioè dare contenuti) senza badare a quello che ricevo in cambio. Ed è illuminante, raga, sul serio. Si sta da dio.

Ma certo, se per caso vi interessa farmi sapere il vostro aprezzamento, potete abbonarvi al canale, con ben 3 livelli di abbonamento, che prevedono uno su tutti l'accesso al server discord delle supposte, garantito fin dal primo livello a 2,99€. E su Discord troverete cose che ci riportano ancora una volta a questo nuovo mercato del manga che stiamo cercando di trovare. Ci arriviamo fra un attimo.

Prima però, vi dipingo un paio di futuri possibili, già creati, già sperimentati, ma perlopiù sconosciuti e di cui molto probabilmente non avete mai usufruito prima. Sono futuri già presenti, quindi, ma ve li descrivo dalla parte del lettore, l'illuminato che è stanco dello status quo ed è in cerca di qualcosa di più.

Customer Journey 1 - A whole new world

Buongiornoooo, mi presento: sono un lettore di manga. Un po' mi vergogno a dirlo, ma sono un lettore di manga che è un po' stufo di manga. Quello che vedo in giro mi annoia, mi frustra, perchè vedo sempre le stesse cose, le stesse edizioni, gli stessi comportamenti da parte delle case editrici che producono e producono, senza dare particolarmente peso a QUELLO che producono, e io non so più scegliere che cosa comprare e cosa no. Chiedo ai miei amici, ma tanto lo so che loro hanno i loro gusti, ad Andrea piacciono gli shonen tipo Dragonball, a Michele piacciono gli Spokon, a Matteo piacciono gli shonen romantici... Però ho scoperto che posso farmi un'idea mia su quello che mi piace oppure no.

C'è un canale su Youtube, lo conoscono in quattro gatti, ma il tizio che tiene questo podcast mi ha dato alcune schede di valutazione, per cui posso davvero capire se un manga fa per me oppure no in questo dato periodo della mia vita, e posso capire pure perchè mi piace! Lui dice che dipende dai miei bisogni personali, perchè il linguaggio manga è bravissimo a risolverli tutti. Basta sapere quale manga risolve i miei particolari bisogni del momento ed è fatta! Certo devo farmi due domande su me stesso, ma non mi dispiace per niente, mi aiuta a capire quello che sto vivendo.. Se poi voglio pure sapere quale è il manga fatto meglio, a livello oggettivo, e non solo soggettivo, c'è pure una scheda per valutare quello!

Quindi ho iniziato il mio percorso da lettore consapevole, e ora so anche che il manga, come tutta la letteratura, disegnata e non, ora come ora sta attraversando un periodo critico. A parte le percentuali in calo delle vendite, per fare un esempio a Lucca Comics 2025 ho visto che era presente una delegazione di Shueisha: gente della casa editrice più blasonata giapponese che andava in giro a "misurare la temperatura" (perchè di sicuro non erano li a fare i turisti!), a capire se c'era trippa per gatti, e durante Lucca Comics è facile pensare che il manga sia la roba più venduta in Italia. Se loro erano lì, forse era per valutare di fare qualcosa di estremo, come hanno peraltro già fatto in America, tipo aprire una filiale di Shueisha direttamente in Italia per vendere direttamente i loro manga! Se fosse così, sarebbe davvero interessante vedere cosa faranno le case editrici più grosse, quelle che sopravvivono proprio grazie alle vendite delle opere più famose di Shueisha, quelle prese da Shonen Jump, le "hit" sicure, per così dire.

Comunque vada, io non sarò lì ad aspettare le conseguenze di questa cosa, perchè adesso ho un modo più consapevole per interagire con il manga. Alcune case editrici hanno iniziato a vendere in maniera diversa. Partendo dal loro sito.

A dire il vero io ormai compravo già da un pezzo online, alcune volte da MangaYo, altre da Starshop, altre ancora da Amazon, che il giorno dopo mi arriva a casa il volume. Tutti i distributori, ho scoperto che si chiamano così. Quindi non è che mi dispiaccia usufruire delle vendite online, anzi le trovo molto comode in realtà. Ho comprato pure qualche volume da leggere su Kindle, ma proprio non ne vale la pena. Costano praticamente uguale, non ci sono nemmeno tutti i titoli pubblicati, ma solo alcuni, e poi mi sembra di non possedere nulla, perchè non ho fra le mani niente di fisico.

Per capire se un manga fa per me, di solito me lo leggo in scan. Quelle illegali, sì. Oppure sul sito di Shueisha, Manga Plus, li son legali e gratis tutti, anche se sono shonen alla Jump e sono solo in inglese. Ma se poi, dopo averne letto un po', mi accorgo che risponde ai miei bisogni personali e quindi mi piace, allora passo a comprare il cartaceo. Internet mi aiuta un casino, in questi casi, altrimenti non saprei come fare, e molte app mi danno pure i commenti dei lettori come me, così mi sembra di partecipare almeno in parte ad una community di appassionati.

Ma dicevo, adesso c'è questa casa editrice che ha messo su un sistema davvero interessante per i suoi manga. Ora vi spiego: in pratica io posso leggere online gratis i manga sul loro sito. Non scherzo, è gratis! Ma di che vi stupite poi? Anche su manga plus si legge gratis, ve l'ho detto! Ed è una gran cosa, perchè come vi ho spiegato la gente, me compreso, non paga per comprare il digitale! E su, siamo abituati ad avere la maggior parte delle cose gratis, su internet! Mentre per il digitale dei fumetti i prezzi sono troppo alti e non accennano a diminuire! Sembra quasi che ci tengano le case editrici che noi leggiamo le scan illegali, da quanto poco fanno per renderci appetibili le versioni digitali legali!

Quindi in pratica questa casa editrice ha messo i suoi manga online gratis sul loro sito, e io basta che mi loggo nel sito e posso leggerli, un capitolo alla settimana, proprio come su Plus. Loro la chiamano "edizione regular". Esatto, in pratica la loro edizione regular è solo in digitale, non esiste cartacea! In cartaceo esiste invece solo la variant. E raga, quelle sono variant!

Intanto son davvero ad edizione limitata, perchè la casa editrice fa una prevendita che dura un mese, sul suo sito. Quindi alla fine stampa soltanto le copie che sono state prenotate in prevendita, questo vuol dire che o te le compri durante la prevendita oppure sono andate, per sempre! Mai più una ristampa uguale! Però ho un mese di tempo per comprarla, quindi non è che rischio di rimanere senza, niente FOMO per queste variant, niente file infinite alle fiere per poi scoprire che sono andate tutte, come la variant fi Gachiakuta! Se davvero mi interessa i soldi per comprarla in quel lasso di tempo li trovo. Non costano poco, eh. Costano di più, perchè sono molto, molto più curate.

La casa editrice era già nota per fare delle edizioni molto belle, ma ora si sta superando. Nobilitazioni di copertina, oro e argento, pantoni, parti in verniciatura UV lucida e metallizzata, addirittura fogli di acetato all'interno e cofanetti rigidi, mica quei falsi cofanetti di carta da culo che fanno alcune case editrici solo per tentare di nobilitare un po' di più il prodotto e vendertelo a prezzo maggiorato (coff coff jpop)!

Queste edizioni sono roba porno-lusso, sono quelle che in America adesso vanno forte, ci sono case editrici che mettono su delle campagne di kickstarter per il lancio di prodotti di questo genere. Vengono chiamate artist edition. E vi assicuro che vale la pena spendere di più per avere degli oggetti molto limitati e così belli. Anche se non sono un collezionista, preferisco avere una di queste edizioni piuttosto che trenta edizioni falso-limitate di altri manga mainstream in cui quello che cambia è solo la sovracoperta e poi tutto il resto è uguale alla regular! ecco, una delle cose che mi chiedevo prima era: ma che senso ha una regular, se l'unica cosa che la distingue dalla variant è una copertina?? Ve l'ho detto che mi ero rotto le palle!

In questo momento c'è una prevendita di un manga di un autore italiano. La qualità degli autori italiani è cresciuta di brutto, lo sapevate? Ma senza un sistema di produzione continuo, diventa proprio difficile anche per loro arrivare allo stesso livello della narrazione giapponese! C'era per esempio il paletto di dover raccontare l'intera storia in due o tre volumi massimo. Invece ora posso supportare una produzione più continuativa degli autori, perchè ogni settimana ho l'edizione "digital regular" e alla fine posso comprarmi l'edizione "print superdeluxe".

Siccome costano di più, ho meno soldi per comprare il resto, ma sapete che c'è? La mia libreria ringrazia, perchè stava esplodendo di manga e non sapevo più dove cacchio ficcarli! Invece ora leggo in digitale gratis e compro solo variant di roba ultraselezionata. La mia libreria non è mai stata più di valore di così. Altra cosa che mi capita ora e invece prima col cacchio che riuscivo a farlo, è che mi rileggo più di una volta il manga! Primo, perchè è uno spettacolo anche solo tenerlo in mano e sfogliarlo, ti viene proprio voglia di farlo più e più volte. Ma se proprio sei un otaku della collezione te lo puoi leggere e rileggere in digitale senza problemi, se non vuoi sciupare l'edizione deluxe. Non sai cosa ti perdi, ma va beh. Secondo, perchè ho meno manga spazzatura da leggere, meno doppioni di storie inutili, meno roba che compravo seguendo le indicazioni e i suggerimenti di altre persone che non conoscevo nemmeno.

Ah, vi ho già detto che saltando il distributore e il rivenditore che si prendevano il 55% del prezzo di copertina e alzando i prezzi dei volumi la casa editrice può permettersi di pagare di più gli autori? Potrebbe non fregarmene un cazzo, ma invece devo dire che sono abbastanza contento di saperlo, perchè in questo modo c'è una possibilità concreta che l'autore continui a lavorare su quel manga invece di dropparlo all'improvviso!

Questo è il mio customer journey. Sono entrato in un mondo nuovo in cui i manga valgono perchè sono finalmente il risultato di una mia scelta consapevole.

Customer journey 2 - The prosumer way

Ehilà, mi presento. Sono una lettrice di manga da sempre, quando andavo alle superiori mi sono sfasciata di manga sui siti di scan, sapevo tutto quello che c'era da sapere sulle nuove uscite e parlavo di manga con la mia compagna di classe, quella un po' nerd, ahc eanche adesso è la mia migliore amica. Discutevamo per ore, mamma che tempi! Adesso un po' quei tempi sono passati.. Non so più nemmeno perchè, ma ad un certo punto il manga mi è un po' venuto a noia (lo so io perchè, guardati questa supposta Sindrome da Burnout Manga 🟢 che ti lascio in sovrimpressione) e di punto in bianco ho smesso di leggere i soliti manga in scan e ho iniziato a leggere roba nuova, roba che trovavo su internet, roba di autori che non conosceva nessuno al di fuori della rete, ma che in rete andavano fortissimi!

E devo dire una cosa, siccome postavano su piattaforme strane, tipo tapas ma anche sui loro siti personali, riuscivo a trovarli solo grazie al passaparola e ai social. Adesso non è più così facile, perchè i social ti fanno vedere sempre le stesse cose. Sembra che non ci sia spazio per gli autori nuovi, eppure ce ne sono di bestiali, e io sono sempre in cerca di quel tipo di manga. Ultimamente è successa una cosa strana, molti di questi autori hanno cominciato ad allontanarsi dai social. Hanno creato delle community loro, dei server discord, delle chat sui loro siti personali, molto attive. Anche io sono parte di queste community, e devo dire che mi trovo bene, finalmente guardo le cose che mi piace guardare e non quello che mi propinano i social alla cavolo, io voglio seguire autori piuttosto che trend. Fra l'altro non mi piace troppo comprare dalle case editrici, e a dire il vero l'ho fatto davvero poche volte. Poi mi arrabbio perchè sembra che le case editrici non siano capaci di vendere online! Non riescono a fare uno shop decente in cui si possa comprare senza problemi! E io mica c'ho voglia di uscire ogni volta che voglio leggere, alla fine è così comodo il computer o il cellulare, sia per leggere che per comprare!

E comunque ho scoperto (da un tizio che fa delle puntate di podcast che chiama supposte, povero) che se voglio un attimino cambiare il mercato, devo supportare chi il mercato lo fa, quindi gli autori. Senza di loro, il mercato non esisterebbe nemmeno! E sapete cosa mi piace anche? Avere a che fare con gli autori, parlare loro, a volte chiedergli come ha fatto a fare certe cose, oppure semplicemente vedere quando disegna, condividere con lui parte delle mie giornate, sentirlo vicino. So bene che non devo mitizzarlo, l'autore, e non è quello che faccio. Ma voglio sentirmi parte della creazione, e infatti quando fa la sua campagna di kickstarter io sono lì in prima linea.

Sì, scusate, avete ragione, adesso vi spiego bene, funziona così: tutti i miei autori hanno dei server di discord e degli e-shop personali. Quando postano il capitolo (di solito uno a settimana, ma noi abbiamo pazienza) io ricevo una notifica di discord così me lo posso leggere gratis. Beh, cosa volete ero abituata così, quindi leggere a pagamento non esiste, su internet! Ma tutti i miei autori questa cosa la capiscono benissimo! Dopo avermi dato un sacco di contenuti gratis, una volta ogni 4 mesi mi fanno una campagna di crowdfunding. Io lo so perchè ancora una volta mi avvertono su discord! Alcuni di loro si mettono pure insieme e hanno un discord in comune. Le campagne di crowdfunding sono uno spettacolo, perchè da subito ho la possibilità di parlare, commentare, interagire direttamente con gli autori, fare dei pledge più alti per essere in grado di avere l'edizione più bella, gli add-on più spettacolari, ti sembra proprio di partecipare alla creazione. Beh, diciamo anche che senza il mio contributo magari non sarebbero nemmeno stati in grado di finanziare la loro opera, quindi mi sento proprio importante. Anzi, sono loro a dirmi che sono importante.

E io non ho mai avuto voglia di sentirmi una fra tante, i miei manga preferiti non sono quelli mainstream che leggono tutti, per quelli possono benissimo andare in una qualsiasi fumetteria, quelli che li vogliono. Ma io voglio qualcosa di unico. Internet mi ha insegnato che se voglio posso parlare con chiunque, compresi i miei autori preferiti. Perchè non dovrei cercare lì una soluzione al mio bisogno di sentirmi speciale, unica?

Dimenticavo! Nelle community quello che mi rende ancora più speciale è che non siamo in tanti! Siamo in 1000-2000 persone, che sono niente rispetto ai milioni di vendite di un tankobon in giappone, ma proprio questo mi fa sentire ancora più unica! Fra l'altro, con 1000-2000 persone l'autore mi dice che riesce ad andare avanti a produrre il manga senza problemi, perchè essendo da solo ha praticamente azzerato tutti i costi marginali di distribuzione e vendita, perchè vende e distribuisce direttamente lui, e con le campagne di crowdfunding può produrre e spendere soldi solo quando sa di averli! Un modo mica male per vincere tutti, sia io che l'autore.

Quindi una volta ogni 4 mesi, il mio autore di manga preferito esce con un tankobon nuovo. è veloce, ma solo perchè ci siamo noi! Può permettersi di lavorare solo su quello grazie a noi che siamo nella community e siamo fedeli alle sue produzioni. Per dire: l'altro anno ha fatto anche una specie di abbonamento per cui potevo assicurarmi la prima edizione di tutti e quattro i tankobon appena pronti! Non dovevo pensare più a nulla, solo ad aspettare le mie prime edizioni! Sono veramente curate, ormai non si distinguono più dai manga che trovi in fumetteria, anzi, sono persino più belli!

Questa è il mio customer journey. Questo è quello che mi piace entrare in contatto diretto con gli autori che amo e partecipare della produzione, giorno dopo giorno.

Strade virtuose: perchè?

Ok, raga, adesso torno ad impersonare me stesso, per dirvi che questi che vi ho elencato sono due viaggi di due tipi diversi di consumatore, ma che non rappresentano la totalità dei viaggi. Qualcuno di voi si ritroverà di più nel secondo tipo, qualcun altro nel primo, qualcuno vorrebbe usufruire di un po' di cose del primo e un po' del secondo, e va bene così. Possono e devono esistere degli ibridi, le cui variazioni saranno in mano a chi produce e a chi consuma.

Ad esempio, una variazione alla prima strada potrebbe essere il coinvolgimento delle fumetterie virtuose nel processo. Un esempio di questo è l'azienda Paka, che fa abbigliamento in lana di alpaka. E voi mi direte cazzo c'entra? Eh ora vi spiego. La Paka è sempre stata un rivenditore online di quei materiali super performanti e super costosi, se non sapete quali sono i benefici della lana di alpaka, sono straordinari, sembra davvero il tessuto degli dei, andate a documentarvi! Comunque, Paka ha sempre venduto online. Bene, da quest'anno ha organizzato un paka tour, in cui è possibile incontrare gli alpaka in carne ossa e pelo, e ad alcuni retailer, rivenditori, è stata affidata la vendita dei loro prodotti, in giro per l'america. Questa è un'iniziativa molto figa, se al posto degli alpaka ci mettiamo gli autori e al posto della vendita di calze e maglie ci mettiamo le edizioni super deluxe rimaste dopo la prevendita, oppure il ritiro delle copie prevendute.

Questo è solo un esempio, ma ce ne sono numerosi a cui ispirarsi, e tutti prevedono un approccio che gli esperti del business chiamano LEAN. E adesso ve lo spiego, perchè è l'approccio consigliato a tutte le startup che vogliono evitare il fallimento immediato.

L'approccio lean in azienda è un metodo di gestione che mira a massimizzare il valore per il cliente, riducendo al minimo gli sprechi e migliorando continuamente i processi. L'obiettivo è quello di aumentare efficienza e profittabilità ottimizzando le risorse. Una cosa da cui il mercato dell'editoria è completamente estraneo, non si sa per quale ragione. Da notare come queste tre cose, massimizzare il valore, ridurre gli sprechi e migliorare i processi, vengono potenziate in maniera pazzesca da internet, quell'internet delle cose di cui abbiamo già parlato parecchie volte! Andate a vedervi la supposta numero 1 del nuovo mercato, per capire i dettagli. Sistema virtuoso del mercato-pt1🟢

Dunque i principi fondamentali dell'approccio LEAN sono:

  • Definire il valore: Capire cosa il cliente considera veramente prezioso nel prodotto o servizio. Cosa vuole il cliente? Edizioni pregiate? Pagare zero? Entrambe? Contatto con gli autori?
  • Identificare il flusso di valore: Analizzare l'intero processo, dall'approvvigionamento alla consegna, per individuare e rimuovere le attività che non aggiungono valore. Sono necessarie le fumetterie per esempio?
  • Introdurre il sistema "pull": Produrre solo ciò che è richiesto dal cliente, evitando la sovrapproduzione e l'accumulo di scorte.
  • Ricercare la perfezione (Kaizen): Promuovere il miglioramento continuo, a piccoli passi, coinvolgendo tutti i livelli aziendali e agendo sempre sulle criticità, per non sprecare soldi.
  • Questo sistema che vi ho appena elencato è proprio quello che usano le maggiori startup per cominciare, con la differenza che per una startup il senso è poi quello di evolvere in una azienda che fattura miliardi e magari poi vendere al migliore offerente, per fare capitale da reinvestire. Siamo in pieno sistema capitalistico. Ma la realtà dei fatti è che quando i soldi scarseggiano e le disponibilità di tutti sono minori, comprese le disponibilità del pianeta su cui vivamo, questo approccio LEAN diventa l'unico che abbia un senso perseguire.

    Nel caso del manga, l'abbiamo visto: i lettori possono anche leggere gratis, ma conosco ben pochi lettori che abbiano fatto esperienza del manga che poi non ne abbiano comprato nemmeno uno. Quelli che non comprano non contribuiscono al mercato perchè ne sono estranei. Leggono due cose nel tempo libero e bom. Certo ci saranno anche quelli che leggeranno gratis e non compreranno nulla, esattamente come ci sono ora. Si chiama pirateria, abbiamo visto che non è arginabile e abbiamo visto che talvolta porta anche dei benefici, tipo un calcio in culo quando il mercato stagna e non vuole progredire.

    Ma mettiamo pure che la maggior parte dei lettori siano lettori a sbafo a cui non interessa nulla di comprare. Con questi sistemi virtuosi del manga non abbiamo bisogno di milioni di lettori, ma di una vera e propria manciata di lettori molto consapevoli e molto affezionati. Davvero sono sufficienti mille o duemila lettori veri e fedeli, per un autore singolo, per riuscire a guadagnare a sufficienza per vivere. La brutta notizia è che non è per nulla facile per un autore da solo raggiungere tale numero di fanbase, la bella notizia è che è sicuramente più faclie di una volta, data la presenza dei prosumers che si sta diffondendo. Questi prosumers, che sono molto più vicini a noi di quanto immaginiamo, o se siete qui, a cui appartenete anche voi, con i vostri commenti alle mie supposte, per esempio, non si accontentano di comprare. Il loro scopo, nell'IDC, è partecipare attivamente alla creazione. NOn potrebbe essere altrimenti, perchè è quello a cui internet ci ha abituati, nel bene e nel male, la PARTECIPAZIONE. Stare in un angolo a guardare, finchè il prodotto è pronto e finisce nelle nostre mani, non paga più. Diamine persino Shueisha ci è arrivata, creando varie sezioni del suo manga plus apposta per questa interazione propositiva. Prima sezione: commenti ad ogni capitolo. Seconda sezione: manga plus creators. La app non è un luogo per leggere, ma un luogo per esprimersi, anche a livello creativo. Per sentirsi appunto partecipi. O addirittura uploadare il proprio manga. è mia convinzione che tutti quelli che seguono fedelmente le supposte siano in qualche modo prosumers. Al di là degli studenti che ho avuto e che ho, che hanno deciso di passare da chi legge manga a chi fa manga, tutti gli altri vogliono essere elementi più determinanti del mercato. Ne sono certo. Altrimenti non sarebbero qui a pipparsi ore e ore di miei sproloqui su come possiamo rendere il mondo manga migliore! Abbiamo già fatto i calcoli nella supposta precedente della nostra serie sul mercato virtuoso per verificare quanto la produzione senza costi marginali per un autore o una casa editrice sia estremamente conveniente se combinata con l'IDC. Un autore ha in saccoccia il 75% dei suoi introiti, quindi circa il 60% in più di quando lavora per una casa editrice. Gli unici costi che ha sono i costi di stampa. Con tutto il resto può fare molte cose. Una su tutte sponsorizzate per crescere la propria fanbase. Una casa editrice ha il 55% in più in saccoccia, con cui fare cose, di cui una delle più interessanti è di sicuro un tour con il proprio autore presso selezionati punti di vendita diretti.

    Ed è vero che le due strade che ho elencato partono dalla produzione, e da atteggiamenti fondamentalmente diversi di "creare manga" rispetto all'editoria classica. Difficilmente potranno essere applicati ai manga mainstream, quelli che provengono da un sistema formato e performante come quello giapponese (anche se pure lui è in crisi). Eppure anche là le case editrici si stanno accorgendo di come far leggere gratis un manga in digitale per poi venderlo in cartaceo si dimostra un modello di business efficace per eliminare gran parte degli sprechi. E dunque quello che mi auguro è che molte più case editrici e molti più autori si accorgano di come basti un leggero spostamento nella Forza per causare un grosso cambiamento del mercato, necessario per non essere seppelliti dalla montagna di manga e sprechi che ci stanno affossando ora. Ne rimarranno solo pochi, ma la mia speranza è che rimarranno i migliori.

    Ma è altrettanto vero che se le abitudini del consumatore, o del prosumer, non cambiano, se gli unici manga che si leggono sono One Piece e Jujutsu Kaisen, queste case editrici e questi autori virtuosi cadranno nel vuoto. Nella scorsa supposta vi ho elencato quali sono le modalità di produzione virtuose proprio per farvi capire che siete voi lettori consapevoli o illuminati ad avere le chiavi per la svolta del mercato. Verissimo che il cambiamento deve arrivare da chi i manga li fa, ma altrettanto vero che deve essere confermato dai lettori, altrimenti tutto crolla.

    Soffia il vento del cambiamento

    Ho sentito Immanuel Casto parlare in un suo video recente di principio di carità. Ve lo linko qui sotto. A me non interessa parlare di quel particolare principio, che non è un obbligo ma una pratica virtuosa, invece mi interessa molto il discorso che fa sulle pratiche virtuose. Sono virtuose e quindi contribuiscono al miglioramento del mercato. Quelle che vi sto suggerendo sono appunto questo tipo di pratiche, volte a fare più bene a quello che ci circonda. Tuttavia Casto dice anche una cosa, che queste pratiche per funzionare dovrebbero essere messe in atto dal 90% della gente, perchè altrimenti possono addirittura fare più male che bene. Prendiamo un esempio concreto, il mio ultimo manga come spero sappiate si intitola Strong Arm, il numero 1 è uscito a Lucca comics and Games 2025, ed è uscito solo in edizione Variant per precisa scelta mia e dell'editore. La versione regular non esiste, e sebbene l'editore sia intenzionato a farla, la mia idea è di convincerlo a NON stampare l'edizione variant ma a mettere gratis l'edizione regular SOLO in digitale. esatto uno dei journey che vi ho appena suggerito. Questo è una mossa che a me risulta chiarissima, ma all'editore meno, perchè è un'imprenditore inserito nel contesto dell'imprenditoria classica, anche se se ne discosta per alcuni comportamenti virtuosi, come quello di non pubblicare a manetta tutto quello su cui riesce a metter le mani, comprando licenze a destra e a manca e iperproducendo senza sosta. Ma essendo inserito in quel contesto una cosa come questa è più difficile da digerire, anche come mossa di marketing. Perchè in effetti, NON è una mossa di marketing. è un comportamento virtuoso, e lui sa già che se la maggior parte della gente non lo prenderà come tale e si unirà al comportamento virtuoso, l'operazione fallirà.

    Nel mio caso il comportamento virtuoso è: leggo il manga in digitale gratis e poi se mi piace lo compro in variant. La variant è bella raga, la stampa è la migliore in circolazione, non ci sono cazzi, perchè Mangasenpai in questo ambito è molto attento alle proprie edizioni e ha la conoscenza per realizzare stampe manga di altissimo livello, al contrario di altre case editrici della stessa fascia. Ho comprato Kohva, il volume due dell'autrice spagnola Konata, che ora lavora sia per la spagna che per il giappone portando avanti due serie in contemporanea, beata giovantù. E non ho mai fatto mistero in queste supposte di come io pensi seriamente che lei sia una delle autrici più brave che abbiamo nel continente europeo. Senza ma e senza beh. Potete trovare una sua storia anche sul nuovo numero di manga issho. Ma la stampa del secondo volume di kohva è molto brutta. Carta bianchissima patinata opaca, neri super pieni (due errori da principianti della stampa manga) moirè sulla maggior parte dei retini anche se sono tipo retini piatti, nemmeno gradienti, che sono la cosa su cui il moirè, difetto di stampa che fa vedere tutto a quadratini, agisce in maniera molto più evidente. Cioè, non basta "pensare" che con la carta patinatina stai nobilitando l'edizione, non basta fare una verniciatura UV lucida sulla cover per rendere la stampa di una manga una BELLA stampa di un manga. Bisogna sapere quali sono le caratteristiche di una stampa manga per riuscire a fare qualcosa che ad un manga somigli ed è evidente che Gaijin non lo sappia. Mangasenpai sì.

    Quindi tornando a noi e a strong arm, se la maggior parte dei compratori non si interessa a strong arm e lo legge gratuitamente e poi se gli piace lo compra, il business model fallisce. O meglio non del tutto, perchè a fronte di una variant a tiratura limitata, NON si sono ancora spesi i soldi di una regular. Quindi per ora la casa editrice ha eliminato alcuni degli sprechi (le tirature alte senza metro di giudizio sulle possibili vendite), pur tenendone altri, come per esempio la distribuzione tramite starshop. Se ordinate l'albo alla vostra fumetteria vi arriva tramite distribuzione starshop, fino ad esaurimento.

    Ma il progetto non è completo senza la presenza di una regular che garantisca la presenza eterna sul mercato a costo zero. Vedremo se riesco a convincere la casa editrice, ma ci vuole un rapporto stretto con una casa editrice virtuosa per tentare anche solo di proporre una cosa del genere. Altre case editrici più grosse, come per esempio Tunuè, non hanno il tempo e la voglia di dedicare a me, che alla fin fine sono alla prima pubblicazione con loro, per ascoltare un progetto pazzerello come questo. Non avrebbe nemmeno senso, ai loro occhi, perchè ancora più inseriti in un contesto di grande casa editrice sotto il cappello enorme di Castoro Edizioni, quindi legati ad un modo di fare editoria inscritto nel granito.

    Conclusione

    Concludo. Questi che vi ho raccontato sono due customer journey che vi invito a tenere in considerazione come lettori e come prosumer. E che vi invito anche a declinare secondo la vostra sensibilità e secondo le vostre abitudini di acquisto. Vi faccio un esempio: siete legati alla vostra fumetteria? Ditegli di organizzare un incontro con me e con mangasenpai per la vendita di strong arm. Altro esempio? Cominciate ad interessarvi a livello internazionale su chi sono le leve nascenti del manga europeo e mondiale, e cominciate a supportarli in maniera diretta, se è possibile, oppure a chiedere loro un modo per supportarli in maniera diretta. Iniziare è quello che conta, ogni piccola variazione al corrente metodo di fare impresa del mercato editoriale è una variazione virtuosa, se volta ad elimiare gli sprechi e i costi marginali e ridurre il numero di player non virtuosi della catena.

    Ed ecco qui, lo scopo di questa serie di supposte sul mercato dell'editoria era di suscitare in voi delle idee su come gestire il mercato tenendo conto di quanti sprechi si verifichino e di quanto poco utili essi siano al prosperare del manga.

    Il futuro che mi auspico è un futuro senza iper produzione, più piccolo ma più stabile, più consapevole e paradossalmente più collezionistico con edizioni molto limitate e molto preziose, ma in cui il collezionista non colleziona la qualsiasi tanto perchè è una cosa unica, ma soltanto perchè il manga e la sua lettura rappresenta momenti, relazioni ed emozioni speciali.

    Perchè ricordiamocelo, ogni tanto. Il manga è emozione. Tutto quello che ci sta intorno e per cui paghiamo fior fior di quattrini è fuffa. Ed è ora di darci un taglio.